Centro Medico You
4 apr 20204 min
Aggiornato il: 13 nov 2020
Abbiamo intervistato la Dottoressa Alessandra Novembri, specializzata in Ortopedia pediatrica che ha deciso di rispondere a qualche domanda riguardo a casi ortopedici sul neonato, sul cammino e sul piede;
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1. Quando viene effettuata la diagnosi di piede torto?
Solo se il piede presenta una deformità non riducibile cioè non correggibile completamente, con equinismo (la punta del piede è in basso) e varismo (punta del piede in dentro e la parte anteriore del piede rispetto alla posteriore forma un angolo con concavità mediale).
 Eâ sempre necessaria una visita e una terapia ortopedica precoce.
2. Che cosa significa displasia congenita dellâanca?
Lâanca non si è correttamente sviluppata durante la vita intrauterina ( spesso per cattiva postura) : la testa femorale non è perfettamente contenuta dallâacetabolo (cioè la coppa che la accoglie) e pertanto può essersi giĂ lussata (uscita dalla sua sede) o progressivamente spostarsi di lato e in alto fino a lussarsi.
Come si fa diagnosi? La diagnosi certa si ha solo con âecografia dellâanca che deve essere fatta entro 4-6 settimane di vita.
Chi e come si cura? Lâortopedico pediatra prende in cura il neonato usando divaricatori (diversi per etĂ e gravitĂ del quadro) che sono dei tutori che mantengono lâanca in flessione e abduzione fino a raggiungere la guarigione ecografica
Si raggiunge la guarigione completa ? Si se curata presto e bene.
3. Quando viene effettuata la diagnosi di torcicollo?
Quando il bambino inclina la testa da un lato portando lâorecchio piĂš vicino alla spalla e spesso ruotando il volto (cioè lo sguardo ) prevalentemente dal lato opposto. Ci sono varie cause di torcicollo. Di piĂš frequente riscontro:
Torcicollo miogeno : dovuto alla retrazione del muscolo sterno -cleido -mastoideo con gonfiore palpabile in sede laterocervicale e marcata difficoltà del bambino a girare la testa dal lato dove è inclinato.
Torcicollo posturale : dovuto ad una cattiva posizione intrauterina che poi il bambino mantiene nel sonno e da seduto, spesso la testa è schiacciata da un lato posteriormente( plagiocefalia). Anche qui guarda prevalentemente da un lato, ma forzando si riesce farlo ruotare anche dallâaltro.
Chi e come si cura? Lâortopedico pediatra e il fisioterapista pediatrico ,con programma intenso anche a casa, in rari casi in cui la terapia è stata ritardata si deve ricorrere alla terapia chirurgica.
Si raggiunge la guarigione completa? Quasi sempre con terapia precoce e adeguata.
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1. A che etĂ il bambino deve camminare?
Non esiste una etĂ precisa , solitamente entro i 18 mesi ,ma è sempre preferibile fare prima tutte le tappe motorie :rotolare, strisciare ,gattonare, tirarsi in piedi e appoggiato a qualcosa, camminare di lato( cammino costiero) e finalmente da solo senza appoggio e senza lâaiuto dei genitori.
2. Camminare con le punte in dentro è un problema?
Allâinizio del cammino no , verso i tre anni può essere utile una valutazione ortopedica per avere buoni consigli ad esempiosulle calzature e sulle posizioni sedute scorrette da evitare.
3. Camminare con le punte in fuori può essere un problema?
Sicuramente non è corretto e nel tempo deve risolversi .Può essere dovuto al un problema di appoggio del piede , come nel piede pronato.
4. Invece camminare sulle punte, può essere un problema?
Non allâinizio del cammino, ma se persiste dopo i 2 anni necessita di valutazione ortopedica per escludere ad esempio problemi muscolari o tendinei, spesso per tendine di Achille corto congenito.
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1. A che età è consigliabile controllare i piedi di un bambino?
Il pediatra valuterĂ lâappoggio dei piedi del piccolo giĂ poco dopo lâinizio del cammino autonomo, a tre anni, a 6-7 anni, a 9-10 anni e durante lâadolescenza e in caso di sospetto consiglierĂ la valutazione ortopedica pediatrica.
2. Quando lâappoggio del piede non è corretto?
Se, osservato in piedi , è piatto ( cioè la pianta del piede appoggia tutta a terra), se è cavo (la pianta del piede è troppo incavata), ma la cosa veramente importante è se il calcagno è valgo ( guardando il piede da dietro il calcagno non è allineato con la gamba ,ma spostato allâesterno).
3. Calgagno valgo e piede pronato sono sinonimi?
Si . Il calcagno valgo che caratterizza il piede pronato può associarsi ad unâimpronta di piattismo , di cavismo ed anche ad unâimpronta normale , però lâimpronta plantare è di secondaria importanza , ciò che conta è il valgismo calcaneare.
4. Quali sono le principali cause del piede pronato?
Sono molte ,spesso la non corretta esecuzione del passo e della corsa con un cammino a punte in fuori , la presenza di tendine di Achille corto,lâiperlassitĂ costituzionale, lâuso di scarpe non fisiologiche, il sovrappeso, la scarsa attivitĂ fisica eccâŚ
5. Si risolve autonomamente con la crescita?
Molto raramente, anche se il piattismo del bambino piĂš piccolo scompare spesso ,al contrario resta ,se presente, il valgismo del calcagno.
6. Si può risolvere con i plantari?
Vi sono poche evidenze scientifiche pubblicate di risultati ,migliora il comfort, ma il plantare non viene considerata come terapia.
7. Il piede pronato, migliora correggendo lâutilizzo del piede con esercizi fisioterapici mirati allâautocorrezione del valgismo calcaneare?
Si, se ben insegnati ad un ragazzo capace di collaborazione , infatti per avere un buon risultato si deve avere un buon insegnante , ma anche un buon allievo.
8. Esiste la possibilità di correzione chirurgica? A che età può essere eseguita?
Lâintervento chirurgico di riallineamento calcaneare è mininvasivo , si operano i 2 piedi insieme, si utilizzano viti calcaneostop riassorbibili ; non è quindi necessario un altro intervento per rimuoverle .
I pazienti riprendono la deambulazione assistita il giorno successivo allâintervento , i risultati ottenuti sono ottimi .
Solitamente lâintervento viene effettuato dai 9 ai 14 anni ,ma è possibile effettuarlo anche nel giovane adulto.
Ă ancora un grande onore per me che la Dottoressa Alessandra Novembri abbia deciso di rispondere alle nostre domande ed abbia aggiunto diversi interventi personali.
La Dottoressa A. Novembri è inoltre ;
⢠Docente di ortopedia pediatrica al master di fisioterapia pediatrica del Meyer di Firenze
 ⢠Docente al master di osteopatia pediatrica che si tiene al Meyer di Firenze.
 ⢠Dal 2014 sono tutor dei Master Courses, per lâimpiego della vite polimerica RSB Calcaneo Stop nel trattamento del piede pronato in etĂ pediatrica; questi corsi si tengono presso lâospedale Meyer di Firenze e vengono invitati chirurghi ortopedici da tutti Italia e dallâestero per approfondire la conoscenza sul prodotto e la tecnica chirurgica
La Dottoressa Alessandra Novembri insieme al marito Alessandro Pagliazzi, anche lui ortopedico pediatrico, visitano a Firenze nellâAmbulatorio medico Polifunzionale di loro proprietĂ , ma visitano anche in altri centri privati (tutte le informazioni e contatti nel sito web)
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