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Ortopedia pediatrica: il neonato, il cammino, il piede

Aggiornamento: 13 nov 2020

Abbiamo intervistato la Dottoressa Alessandra Novembri, specializzata in Ortopedia pediatrica che ha deciso di rispondere a qualche domanda riguardo a casi ortopedici sul neonato, sul cammino e sul piede;


𝑰𝒍 𝑵𝒆𝒐𝒏𝒂𝒕𝒐


1. Quando viene effettuata la diagnosi di piede torto?

Solo se il piede presenta una deformità non riducibile cioè non correggibile completamente, con equinismo (la punta del piede è in basso) e varismo (punta del piede in dentro e la parte anteriore del piede rispetto alla posteriore forma un angolo con concavità mediale). E’ sempre necessaria una visita e una terapia ortopedica precoce.


2. Che cosa significa displasia congenita dell’anca?

L’anca non si è correttamente sviluppata durante la vita intrauterina ( spesso per cattiva postura) : la testa femorale non è perfettamente contenuta dall’acetabolo (cioè la coppa che la accoglie) e pertanto può essersi già lussata (uscita dalla sua sede) o progressivamente spostarsi di lato e in alto fino a lussarsi.

  • Come si fa diagnosi? La diagnosi certa si ha solo con ‘ecografia dell’anca che deve essere fatta entro 4-6 settimane di vita.

  • Chi e come si cura? L’ortopedico pediatra prende in cura il neonato usando divaricatori (diversi per età e gravità del quadro) che sono dei tutori che mantengono l’anca in flessione e abduzione fino a raggiungere la guarigione ecografica

  • Si raggiunge la guarigione completa ? Si se curata presto e bene.


3. Quando viene effettuata la diagnosi di torcicollo?

Quando il bambino inclina la testa da un lato portando l’orecchio più vicino alla spalla e spesso ruotando il volto (cioè lo sguardo ) prevalentemente dal lato opposto. Ci sono varie cause di torcicollo. Di più frequente riscontro:

  • Torcicollo miogeno : dovuto alla retrazione del muscolo sterno -cleido -mastoideo con gonfiore palpabile in sede laterocervicale e marcata difficoltà del bambino a girare la testa dal lato dove è inclinato.

  • Torcicollo posturale : dovuto ad una cattiva posizione intrauterina che poi il bambino mantiene nel sonno e da seduto, spesso la testa è schiacciata da un lato posteriormente( plagiocefalia). Anche qui guarda prevalentemente da un lato, ma forzando si riesce farlo ruotare anche dall’altro.

  • Chi e come si cura? L’ortopedico pediatra e il fisioterapista pediatrico ,con programma intenso anche a casa, in rari casi in cui la terapia è stata ritardata si deve ricorrere alla terapia chirurgica.

  • Si raggiunge la guarigione completa? Quasi sempre con terapia precoce e adeguata.


𝑰𝒍 𝑪𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒐


1. A che età il bambino deve camminare?

Non esiste una età precisa , solitamente entro i 18 mesi ,ma è sempre preferibile fare prima tutte le tappe motorie :rotolare, strisciare ,gattonare, tirarsi in piedi e appoggiato a qualcosa, camminare di lato( cammino costiero) e finalmente da solo senza appoggio e senza l’aiuto dei genitori.


2. Camminare con le punte in dentro è un problema?

All’inizio del cammino no , verso i tre anni può essere utile una valutazione ortopedica per avere buoni consigli ad esempiosulle calzature e sulle posizioni sedute scorrette da evitare.


3. Camminare con le punte in fuori può essere un problema?

Sicuramente non è corretto e nel tempo deve risolversi .Può essere dovuto al un problema di appoggio del piede , come nel piede pronato.


4. Invece camminare sulle punte, può essere un problema?

Non all’inizio del cammino, ma se persiste dopo i 2 anni necessita di valutazione ortopedica per escludere ad esempio problemi muscolari o tendinei, spesso per tendine di Achille corto congenito.



𝑰𝒍 𝒑𝒊𝒆𝒅𝒆


1. A che età è consigliabile controllare i piedi di un bambino?

Il pediatra valuterà l’appoggio dei piedi del piccolo già poco dopo l’inizio del cammino autonomo, a tre anni, a 6-7 anni, a 9-10 anni e durante l’adolescenza e in caso di sospetto consiglierà la valutazione ortopedica pediatrica.


2. Quando l’appoggio del piede non è corretto?

Se, osservato in piedi , è piatto ( cioè la pianta del piede appoggia tutta a terra), se è cavo (la pianta del piede è troppo incavata), ma la cosa veramente importante è se il calcagno è valgo ( guardando il piede da dietro il calcagno non è allineato con la gamba ,ma spostato all’esterno).


3. Calgagno valgo e piede pronato sono sinonimi?

Si . Il calcagno valgo che caratterizza il piede pronato può associarsi ad un’impronta di piattismo , di cavismo ed anche ad un’impronta normale , però l’impronta plantare è di secondaria importanza , ciò che conta è il valgismo calcaneare.


4. Quali sono le principali cause del piede pronato?

Sono molte ,spesso la non corretta esecuzione del passo e della corsa con un cammino a punte in fuori , la presenza di tendine di Achille corto,l’iperlassità costituzionale, l’uso di scarpe non fisiologiche, il sovrappeso, la scarsa attività fisica ecc…


5. Si risolve autonomamente con la crescita?

Molto raramente, anche se il piattismo del bambino più piccolo scompare spesso ,al contrario resta ,se presente, il valgismo del calcagno.


6. Si può risolvere con i plantari?

Vi sono poche evidenze scientifiche pubblicate di risultati ,migliora il comfort, ma il plantare non viene considerata come terapia.


7. Il piede pronato, migliora correggendo l’utilizzo del piede con esercizi fisioterapici mirati all’autocorrezione del valgismo calcaneare?

Si, se ben insegnati ad un ragazzo capace di collaborazione , infatti per avere un buon risultato si deve avere un buon insegnante , ma anche un buon allievo.


8. Esiste la possibilità di correzione chirurgica? A che età può essere eseguita?

L’intervento chirurgico di riallineamento calcaneare è mininvasivo , si operano i 2 piedi insieme, si utilizzano viti calcaneostop riassorbibili ; non è quindi necessario un altro intervento per rimuoverle .


I pazienti riprendono la deambulazione assistita il giorno successivo all’intervento , i risultati ottenuti sono ottimi .

Solitamente l’intervento viene effettuato dai 9 ai 14 anni ,ma è possibile effettuarlo anche nel giovane adulto.

È ancora un grande onore per me che la Dottoressa Alessandra Novembri abbia deciso di rispondere alle nostre domande ed abbia aggiunto diversi interventi personali.



 

La Dottoressa A. Novembri è inoltre ;

• Docente di ortopedia pediatrica al master di fisioterapia pediatrica del Meyer di Firenze • Docente al master di osteopatia pediatrica che si tiene al Meyer di Firenze. • Dal 2014 sono tutor dei Master Courses, per l’impiego della vite polimerica RSB Calcaneo Stop nel trattamento del piede pronato in età pediatrica; questi corsi si tengono presso l’ospedale Meyer di Firenze e vengono invitati chirurghi ortopedici da tutti Italia e dall’estero per approfondire la conoscenza sul prodotto e la tecnica chirurgica



 

La Dottoressa Alessandra Novembri insieme al marito Alessandro Pagliazzi, anche lui ortopedico pediatrico, visitano a Firenze nell’Ambulatorio medico Polifunzionale di loro proprietà , ma visitano anche in altri centri privati (tutte le informazioni e contatti nel sito web)

 

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