Appartiene al gruppo delle vitamine idrosolubili (non possono essere accumulate nell’organismo) devono essere assunte attraverso gli alimenti
Che cos’è?
Partecipa a molte reazioni metaboliche e alla biosintesi di aminoacidi, ormoni e collagene
Possedendo grandi poteri antiossidanti, innalza le barriere del sistema immunitario e aiuta l’organismo a prevenire il rischio di tumori (sopratutto allo stomaco) diminuendo le sostanze cancerogene. Inoltre, il suo apporto è fondamentale per la neutralizzazione dei radicali liberi
Si trova maggiormente negli alimenti freschi, in alcuni tipi di frutta e verdura come le fragole, arance, mandarini, kiwi, limoni, spinaci, broccoli, i pomodori e i peperoni.
Ma per godere di questi benefici, gli alimenti devono essere conservati per non più di 3-4 giorni, devono essere consumati crudi o comunque poco cotti.
CARENZA:
Provoca l’insorgenza dello scorbuto (patologia che in passato era molto diffusa nei marinai che non si cibavano con alimenti freschi per molti mesi) I sintomi sono apatia, anemia, inappetenza, sanguinamento delle gengive, caduta dei denti, dolori muscolari ed emmorragie sottocutanee.
ECCESSO:
Un’assunzione ecessiva può essere causata da una dieta sbilanciata o da un abuso di integratori che può portare a problemi ai reni, con formazione di calcoli o un’overdose di ferro (la vitamina C ne favorisce l’assorbimento)
Per saperne di più:
Spesso, quando si ha l’influenza si ritiene che l’assunsione di vitamina C, sia utile per eliminare il raffreddore. In realtà non possiede alcuna proprietà terapeutica.
Piuttosto si riconosce la capacità di accorciare il tempo dell’influenza, ma sempre senza abusarne perché può causare problemi ai reni.
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